giovedì 7 maggio 2009

L'RFID nella catalogazione dei reperti

L' RFID nell'attività di catalogazione può apportare innumerevoli vantaggi; la sua applicazione in detto campo deriva da una serie di caratteristiche che pongono questa tecnologia in posizione di rilievo rispetto alle altre. 

  •          capacità di memorizzazione dei dati: la catalogazione fornisce al reperto innumerevoli informazioni come un numero di identificazione, l’esatto luogo in cui è stato trovato, la descrizione dell’oggetto, il periodo storico a cui è attribuito, ecc;
  •          sensibilità alla sporcizia: solitamente gli archivi o gli stessi cassetti in cui si conservano reperti sono sporchi di polvere, terreno ecc., quindi occorre un sistema non sensibile alla sporcizia;
  •          sensibilità a eventuale copertura visiva: il tag per la lettura tramite RFID non deve essere necessariamente visibile; infatti, è proprio per questo che si adatta facilmente al caso della catalogazione dei reperti;
  •          degradabilità/usura: i reperti spesso sono destinati a restare in archivio per anni o secoli senza che mai nessuno li vada a riprendere; per questo motivo trovo più opportuna una tecnica non soggetta a degradabilità e usura;
  •          capacità di lettura collettiva: la capacità degli RFID di essere letti in parallelo, garantiscono un facile controllo e una rapida ricerca di reperti conservati in magazzini. 

La gestione attraverso tag in questo ambito può apportare, secondo recenti studi vantaggi riguardanti:

  •          Tempi: la catalogazione è un’operazione che spesso richiede l’inserimento di dati e informazioni ripetitive sia tra un reperto e l’altro sia nella stesura delle varie documentazioni richieste (scheda di catalogo, registro inventariale, scheda di denuncia di furto, scheda inventariale fotografica, ecc.). L’utilizzo dell’RFID minimizzerebbe i tempi di gestione utilizzando le competenze in modo efficace evitando ogni inutile ripetizione di azioni ed eliminando gli ostacoli materiali;
  •          Efficacia: in breve tempo il sistema assicura la conoscenza della reale consistenza, del tipo e del numero dei reperti in possesso (sapere subito cosa si ha e dove);
  •          Precisione e accuratezza: il dato rilevato prodotto dal sistema è univoco consentendo corrette valutazioni di bilancio;
  •          Costi: l’utilizzo di tag e lettori palmari permette una sensibile riduzione dei costi d’inventario in termini di ore lavoro ed addetti da impiegare.
Un paper molto interessante su un progetto di catalogazione di reperti archeologici: http://soi.cnr.it/archcalc/indice/PDF18/15_Shepherd.pdf

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